Referendum 2024, si firma online tramite SPID

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Referendum 2024, si firma online tramite SPID


Cosa è un referendum?

Un referendum è uno strumento di partecipazione democratica diretta che dà la possibilità ai cittadini di esprimersi con un voto su specifici argomenti o domande.

In Italia esistono principalmente 3 tipi di referendum:
1. propositivo, con il quale i cittadini possono proporre una nuova legge per sottoporla alla consultazione popolare tramite referendum,
2. abrogativo, con cui i cittadini possono chiedere l’abrogazione (cioè la cancellazione) totale o parziale di una legge già esistente,
3. costituzionale, in cui i cittadini possono essere chiamati a esprimere il proprio parere su emendamenti costituzionali proposti dal Parlamento

La validità del referendum si ottiene raggiungendo 500.000 firme di cittadini aventi diritto di voto. Raggiunto tale numero le autorità elettorali (Corte di Cassazione e poi Corte costituzionale) verificano le firme e se vengono validate i quesiti vengono sottoposti a referendum per la decisione dell’intero elettorato.


Referendum 2024: in cosa consiste

Il nuovo Referendum 2024, proposto dal Comitato referendario 2024, è di tipo abrogativo, in quanto offre ad almeno 500.000 cittadini la possibilità di proporre all’intero corpo elettorale “l’abrogazione, totale o parziale, di una, o più, legge o di un atto avente valore di legge”.  Perché la norma o le norme, oggetto del referendum stesso siano abrogate, deve essere raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

Per sottoscrivere i 14 quesiti referendari proposti dal comitato promotore nel nuovo referendum 2024 si ha tempo fino al 30 settembre 2023. Si potrà firmare solo online accedendo con le proprie credenziali SPID alla piattaforma digitale per il referendum 2024.

In questo modo si dà ai cittadini la possibilità di esprimere il proprio parere quando e dove si vuole, con pochi semplici click, semplicemente utilizzando un dispositivo collegato ad una connessione internet, senza doversi recare fisicamente presso banchetti referendari in piazza.


Come si firma il referendum 2024

È possibile sottoscrivere da uno a più quesiti utilizzando un unico accesso Spid e pagando solo una unica volta la quota di 1,65 euro. Si tratta di un piccolo contributo che il comitato promotore richiede ai firmatari in cambio della comodità di poter apporre la propria firma da remoto, online.

 

Perché pagare per firmare il referendum con SPID

Il contributo di € 1,65 viene chiesto (una tantum e dà la possibilità di firmare più quesiti) solo per coprire i costi di gestione tecnica dell’intero processo referendario online. Nello specifico per l’utilizzo della piattaforma di autenticazione tramite SPID, per apporre la firma elettronica qualificata e le marche temporali necessarie per rendere legalmente valida la sottoscrizione del referendum.

Tale richiesta nasce dal fatto che oggi ancora non esiste in Italia una piattaforma tecnologica pubblica per raccogliere firme referendarie, nonostante fosse stata proposta dalla Legge di bilancio 2021, nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Pertanto, il Comitato referendario 2024 si è dovuto rivolgere ad un operatore privato accreditato AgID per usufruire di una piattaforma privata per la raccolta digitale delle firme.

 

Firmare online il referendum grazie alla digitalizzazione del processo referendario

La digitalizzazione del processo di raccolta firme per i referendum permette di innovare e semplificare uno strumento di partecipazione diretta dei cittadini alle questioni sociali e politiche del paese.

L’utilizzo di una piattaforma digitale per la raccolta firme, riconosciuta e accreditata da AgID, e della firma digitale, grazie al Decreto-legge 31 maggio 2021 n. 77, all’art. 38 quater, offrono il vantaggio di rendere il referendum accessibile 24 ore su 24 da remoto, garantire elevati livelli di sicurezza ed efficienza, ampliare il processo di partecipazione dei cittadini che possono firmare i quesiti in qualsiasi momento e da ogni luogo, senza preoccupazione di spazio, tempo, mobilità e spostamenti. Non da ultimo l’utilizzo di SPID certifica l’identità dei votanti, semplifica il controllo dei risultati presso le sedi competenti e offre un minor impatto ambientale in termini di carta risparmiata e spostamenti in auto evitati.

 

Cosa fare per firmare il referendum 2024 con SPID

Come prima cosa per sottoscrivere uno o tutti e 14 i quesiti è necessario registrarsi alla piattaforma del referendum 2024 compilando il piccolo form di registrazione, con le seguenti informazioni:

  • Proprio indirizzo email
  • Paese di residenza
  • Comune di residenza (se si è residenti all’estero, inserire l’ultimo Comune di residenza in Italia)
  • leggere e accettare l’informativa privacy del sito.

Cliccare quindi su INVIA. Entro breve tempo arriva nella propria casella di posta indicata, una mail con il link per firmare i quesiti referendari, se non arriva entro un minuto è consigliato controllare dentro la cartella SPAM.

Cliccato sul link “firma l’iniziativa”, si atterra sulla pagina della piattaforma dove bisogna spuntare la casella per dichiarare di avere un account personale SPID attivo. Quindi viene chiesto di versare il contributo di € 1,65 per il processo di firma descritto in precedenza e si arriva nella pagina per scegliere quali quesiti sottoscrivere.

 

Quali sono i 14 quesiti del referendum 2024

I nuovi quesiti referendari previsti per il referendum 2024 sono 14.

Quattro referendum sulla cannabis, propongono di:

  • alzare al 6% i limiti di THC nelle piante di canapa;
  • allargare la deroga alla coltivazione della canapa per usi consentiti secondo le norme UE;
  • eliminare il divieto di coltivare la cannabis;
  • depenalizzare le coltivazioni non autorizzate.

Tre referendum sull’immigrazione, per:

  • introdurre lo Ius Soli per i figli di cittadini stranieri nati in Italia;
  • facilitare l’assunzione di cittadini stranieri in Italia, semplificando l’iter dei contratti di lavoro;
  • dare piena autonomia al Presidente della Repubblica nel concedere la cittadinanza italiana a cittadini stranieri.

Tre referendum sulla politica, per:

  • prevedere anche per i partiti già in Parlamento l’obbligo di raccogliere le firme per presentarsi alle elezioni successive;
  • prevedere più tempo per la raccolta delle firme per i referendum (attualmente 3 mesi) e consentire la richiesta di referendum anche nell’anno che precede l’elezione di Camera o Senato;
  • abbassare all’1% la soglia di sbarramento alla Camera, attualmente al 3%.

I restanti quattro referendum riguardano:

  • legalizzazione della maternità surrogata
  • abolizione del decreto rave
  • riapertura delle case di piacere
  • abrogazione dell’obbligo di rimessa per il trasporto privato NCC(noleggio con conducente).

 


Quando tutti i cittadini potranno votare i referendum 2024

I nuovi referendum nel 2024 dovrebbero svolgersi tra il 6 e il 9 giugno 2024, date in cui sono state fissate le prossime elezioni europee. Ma questo potrà avvenire solo se ogni quesito otterrà 500 mila firme e supererà la validazione della Corte costituzionale, cosa che tramite autenticazione e firma con SPID potrebbe avvenire in modo semplice e diretto, per arrivare alla fase del voto da parte di tutta la platea elettorale

La raccolta delle firme tramite SPID è necessaria per raggiungere il quorum di 500.000 firme di cittadini che dimostrano il desiderio di proporre l’abrogazione di una legge o di un atto avente valore di legge tramite il referendum.

Il voto vero e proprio sui singoli referendum previsto nel 2024 invece si svolgerà nella classica modalità (in base alle informazioni attualmente disponibili): sarà necessario recarsi dal vivo presso le urne elettorali e segnare le schede elettorali con la propria preferenza.

 

Firma online il referendum 2024

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